ESCLUSIVA - Carlo Nicolini (Shakhtar): "La Roma ha meritato, ma non mi ha impressionato. Fonseca un "conservatore", Under e Calhanoglu andrebbero gestiti meglio. Vi racconto i talenti dello Shakhtar: puntiamo Gabriel Veron. E su Douglas Costa..."
In esclusiva ai nostri microfoni e sul nostro canale Twitch (@NicoSchiraOfficial) è intervenuto Carlo Nicolini, storico preparatore atletico e collaboratore tecnico di Mircea Lucescu allo Shakhtar Donetsk, che ha lavorato col tecnico rumeno anche nello Zenit e nella Turchia, salvo poi tornare allo Shakhtar come direttore sportivo lavorando al fianco di Dario Srna. Nicolini, che fa tuttora parte del club ucraino che ha eliminato e fermato l'Inter in Champions League (doppio 0-0, Shakhtar terzo e Inter ultima), ha inoltre affrontato ieri la Roma negli ottavi di Europa League: ecco le sue parole ai nostri microfoni, in un'intervista che l'ha visto parlare dei grandi ex dello Shakhtar, del club ucraino, del nostro campionato e non solo.
ROMA-SHAKHTAR - "Nei 180 minuti con l'Inter eravamo in ottima condizione, anche se limitati dalle assenze per il COVID abbiamo giocato molto bene, facendo la partita che volevamo. Con la Roma non eravamo in ottime condizioni fisiche e mentali, visto anche lo stop del campionato ucraino, e abbiamo fatto degli errori pesanti all'andata, che abbiamo pagato caro. Nei primi venti minuti del secondo tempo avevamo avuto tre occasioni e Pau Lopez ha fatto una grande parata: se avessimo fatto l'1-1 all'Olimpico, chissà cosa sarebbe successo. La Roma ha meritato di passare, ma mi aspettavo una Roma molto più forte: avendola vista e studiata per i due match, non mi ha sorpreso come pensavo, viste anche le nostre condizioni fisiche. Al ritorno hanno controllato e all'andata hanno sfruttato gli episodi. Sono passati con merito, ma mi aspettavo di più. Lotta per il quarto posto? Inter, Juventus e Atalanta saranno le prime tre, mentre il Milan se la giocherà per il 4° posto con chi vince tra Roma e Napoli. Il Milan non mi è piaciuto affatto contro lo United: ha impostato le due partite per lo 0-0, e dopo aver subito gol non ha saputo svoltare il match. Col Napoli ha lasciato giocatori in panchina pensando allo United e l'ha pagata, e non mi sembra in grande condizione: vincendo col Napoli avrebbe avuto l'80% della Champions League in tasca. Aggiungo che i troppi infortuni indicano degli enormi problemi nella preparazione fisica, potremmo parlarne ore".
ROMA-NAPOLI - "Mancando Mkhitaryan, Pellegrini può essere decisivo com'è stato contro di noi (lo Shakhtar, ndr) all'andata. Kumbulla va evitato, perchè non sta vivendo una buona stagione e deve adattarsi alla realtà giallorossa. Roma-Napoli verrà decisa anche dal metro arbitrale: Roma e Atalanta sono le squadre più fallose del campionato, ieri hanno fatto tanti interventi "palla o gamba", e il più delle volte non prendevano la palla. Occhio ai gialli dunque. La Roma deve vincere per sfatare il suo tabù: non ha mai vinto uno scontro diretto e sarebbe quasi ora che si sbloccasse".
FONSECA - "Non ho mai detto che non fosse buono. Da noi ha vinto tanto sfruttando il lavoro che era stato fatto in precedenza con Lucescu, non faceva giocare giovani e non ha lanciato nessuno dei talenti che invece stanno emergendo quest'anno: ha invecchiato la squadra e per la prima volta lo Shakhtar non ha venduto nessuno ed effettuato grandi plusvalenze. Si è visto anche alla Roma, dove ha preso Pedro e Mkhitaryan lasciando andare Under e Kluivert: è un vincente ma un conservatore che prosegue sul terreno tracciato, non è il nome giusto per rifondare e far partire un nuovo progetto. In più. ha problemi con le personalità forti, come si è visto dalla lite con Dzeko".
CENGIZ UNDER - "A Roma ha fatto vedere le sue qualità e i suoi limiti, nell'adattamento e non solo. Di Francesco era stato bravo ad aspettarlo e valorizzarlo, Fonseca avrebbe dovuto lanciarlo definitivamente e invece l'ha messo in disparte: al Leicester sta giocando poco e non sta rendendo come dovrebbe, ma anche perchè ha un diritto di riscatto molto alto e giustamente il Leicester sta puntando su altri. Temo per lui che quest'anno abbia perso tutti i progressi fatti, verosimilmente rientrerà alla Roma e dovrà essere bravo a rimettersi in gioco. In più, la mentalità turca è difficile da gestire: faticano molto ad adattarsi".
MKHITARYAN - "Mi prendo i meriti per lui. Lo scoprimmo quando facemmo un preliminare col Pyunik, squadra armena dov'era già titolare a 16 anni. Volevamo comprarlo, ma la società era scettica su un 17enne e lo prese il Metalurg di Donetsk. Dopo è arrivato da noi ed è esploso grazie a Lucescu: lo fece giocare un anno da mediano per fargli imparare la fase difensiva e poi lo schierò da dieci, dove un anno fece il record di gol del club (24 reti) giocando sulla trequarti e inserendosi. Sono contento che stia facendo bene alla Roma e che abbia fatto bene al Dortmund e in Premier League. Un giocatore fantastico".
LUIZ ADRIANO - "In quell'anno tanti attaccanti hanno fallito al Milan ed è uscita la maledizione del numero nove. Luiz Adriano è un buon attaccante, che ha sempre fatto i suoi gol, ma soprattutto faceva segnare tanto i tre dietro di lui: la sua fisicità e la sua capacità di giocare spalle alla porta ha fatto segnare tantissimo Willian, Mkhitaryan e Douglas Costa, che beneficiavano del suo lavoro "alla Benzema", sacrificio e qualità per far rendere i compagni. Allo Spartak e al Palmeiras è tornato a fare quel lavoro, il Milan era convinto che fosse un finalizzatore alla Shevchenko e non ha saputo utilizzarlo. Per questo ha fatto molto male".
I TALENTI DELLO SHAKHTAR - "Il più forte che abbiamo mai avuto, dal punto di vista tecnico, è Matuzalem. Qui in Italia veniva usato come mediano "picchiatore", ma lui aveva una tecnica e una rapidità d'esecuzione che erano fuori dal comune: lo facemmo giocare trequartista ed era un talento puro che in allenamento faceva cose pazzesche, ha segnato gol incredibili in Champions. In Italia non è stato capito e magari si è perso per delle problematiche extra-campo e delle scelte sbagliate, ma è stato un giocatore incredibile. Potrei citare molti altri fenomeni passati dallo Shakhtar, ma lui mi ha sorpreso per la sua tecnica".
I QUARTI DI CHAMPIONS - "Haaland e Sancho potrebbero fare male al Manchester City, però il Dortmund prende parecchi gol. Il Manchester City è, col Bayern, la mia favorita per la vittoria finale. Se il PSG eliminerà il Bayern, diventerà automaticamente la favorita, perchè ha eliminato anche il Barça: sono molto sfortunati coi sorteggi, ma potrebbero far saltare il banco con Neymar e Mbappé. Il Chelsea potrebbe essere la mina vagante: gioca senza pressioni, di rimessa e ha trovato un'avversaria abbordabile. Ha attaccanti veloci e potrebbe sorprendere tutti, inserendosi tra le vere favorite della competizione: in più ha una difesa che ultimamente sembra imperforabile. Il Real Madrid l'abbiamo battuto due volte nel girone, però in certe fasi della competizione non sbaglia più nulla. Sembrano una squadra vecchia e lenta, però sono solidi e hanno un centrocampo formidabile e due fenomeni come Ramos e Benzema: possono battere chiunque, a maggior ragione perchè il Liverpool sta faticando molto quest'anno. In questi anni Zidane ha fatto ricredere tutti coloro che dicevano che fosse solo un gestore, adattandosi all'avversario molto spesso e preparando alla perfezione le partite contro ogni avversario. La mia finale ideale era City-Bayern, però si troveranno in semifinale: quindi dico una di quelle due e il Real. Per la finale, il PSG avrebbe da superare un cammino clamoroso: Barça, Bayern e City".
I QUARTI DI EUROPA LEAGUE - "Arsenal-Slavia vedo molto avvantaggiati i Gunners. La Dinamo Zagabria può fare un grande lavoro in casa, contro il Villarreal, e in più è in grande condizione mentale: ha l'allenatore in carcere, ha eliminato il Tottenham con quei tre gol e credo possa passare. Il Manchester United ha eliminato il Milan ed è stato favorito da un buon sorteggio, mentre Ajax e Roma sono ottime squadre ed è difficile fare un pronostico. Mi spiace che lo Shakhtar non sia passato, perchè sono le otto squadre arrivate ai quarti più "scarse" degli ultimi 5/6 anni, tutte affrontabili. Il Manchester United è la grande favorita, se recupera tutti, ma il tabellone "agevole" dall'altro lato può dare molta sicurezza anche alla Dinamo Zagabria, che con noi aveva giocato bene l'anno scorso. Non mi stupirebbe, però, vedere il Villarreal in finale: ha sconfitto agevolmente la Dinamo Kiev e ha un grande palleggio, oltre a un tecnico come Emery. La Roma può fare molto bene, ma vedo una finale tra United e Villarreal".
INTER-SHAKHTAR - "Portiamo fortuna alle italiane (ride): l'Atalanta grande in Europa nasce dalla nostra partita sbagliata contro la Dinamo, che li aiutò a caricarsi e passare da 4a a 2a nel girone. L'Inter l'abbiamo eliminata e sta vincendo lo scudetto. La Roma è andata avanti. Riguardo all'Inter, mi hanno sorpreso le dichiarazioni di Conte che diceva che lo Shakhtar si è snaturato per affrontare i nerazzurri: abbiamo studiato la partita in cui avevamo perso 5-0 due mesi prima (semifinale di Europa League, ndr) e abbiamo capito che dovevamo annullare Lukaku e stare più bassi per non dare spazi. Al netto delle belle parate di Trubin, in entrambi i match l'Inter ha avuto poche occasioni e spesso nel finale dov'eravamo stanchi: li abbiamo fermati due volte con merito. Faccio anche una piccola considerazione: i due giocatori più determinanti della Serie A attuale, Lukaku e Ibra, facevano settimi col Manchester United".
DOUGLAS COSTA - "Ne ho sempre parlato benissimo perchè aveva un talento fuori dal comune. Bisogna stare sempre attenti ai brasiliani, saperci fare perchè arrivano da delle realtà particolari: ogni giocatore ha una sua personalità, una sua storia e un suo carattere. Douglas devi sapere come prenderlo, fare un po' da psicologo e aiutarlo nell'ambientamento: è un ragazzo sensibile, che non può essere trattato come se fosse uno dei tanti nella rosa della Juventus o del Bayern. Può essere che si sia sentito appagato dai grandi contratti e abbia tirato il freno delle concentrazione e dell'impegno: tutto questo ha fatto sì che non fosse esploso per il talento enorme che possiede. In più, una parola sui tanti infortuni che ha avuto: con me, in cinque anni, non si è mai infortunato così tanto. Non so cosa sia successo in seguito".
I GIOVANI DELLO SHAKHTAR - "Il telefono è rovente per i tanti giovani talenti. Però poi, quando senti cosa ti propongono o cosa vorrebbero offrire, capisci perchè il calcio italiano è così indietro. Chiamano squadre di media classifica italiana per Trubin e offrono 4/5mln, una follia: se un giovane italiano facesse ciò che ha fatto lui, costerebbe 25mln. Le italiane arrivano sempre dopo".
DEMIRAL - Faccio l'esempio di Demiral: noi lo trovammo per la Turchia mentre giocava in Serie B (nella squadra B dello Sporting), e Mircea Lucescu fece una conferenza stampa attaccando a spron battuto i club turchi per esserselo fatto sfuggire. Costava un milione, mi chiamarono mille club italiani a cui fornimmo grandissime referenze e parlammo benissimo del giocatore, ma l'unica a fare un'offerta fu il Sassuolo che lo pagò pochissimo e poi lo vendette l'anno successivo per 15 milioni alla Juventus".
I BRASILIANI E LO SHAKHTAR - "Sui brasiliani devi essere bravo ad arrivare per primo, lo Shakhtar ha dalla sua il vantaggio di poter preparare i ragazzi ad arrivare nella grande Europa dando tempo di ambientarsi e crescere senza pressioni. Abbiamo sette giocatori sotto i 22 anni che potrebbero giocare in qualsiasi squadra europea. Dodò ad esempio è seguito da tantissimi club: in Italia offrono 4mln per lui, quando noi abbiamo rifiutato un'offerta ufficiale di 25 dal Bayern. Abbiamo già fermato due sedicenni per il futuro, e avendo Taison a scadenza di contratto e Marlos/Junior Moraes che stanno invecchiando, dovremo sostituirli. Vedremo cosa succederà, perchè ormai in Brasile ci conoscono e alzano il prezzo (ride). Però prima dovremo piazzare, e siamo convinti di poterlo fare ad altissime cifre, talenti-monstre come Marcos Antonio e Teté. La nostra forza è stata quella di lanciarli, non farci problemi a venderli e avere già dietro i sostituti".
HULK E TEIXEIRA - "Quando siamo arrivati, sfruttarono il nome di Lucescu vendendo in poco tempo Hulk, Witsel e altri campioni. Ci hanno "sfruttato" per rifondare la squadraì. Hulk, come Oscar, ha messo i soldi davanti alla carriera. Lo stesso discorso vale per Witsel, quando preferì la Cina alla Juventus perchè gli offrivano 20mln annui, e per Alex Teixeira che andò al Jiangsu ed ora è svincolato anche perchè chiede uno stipendio importante. Noi l'abbiamo contattato perchè i nostri veterani vanno a scadenza, ma ha richieste molto elevate: ha offerte importanti da Arabia e Qatar, e per tornare in Europa chiede uno stipendio da top club. Noi dovremo sostituire Taison, che ha rifiutato ogni offerta e tornerà verosimilmente in Brasile (ha un preaaccordo con l'Internacional, ndr). Non capisco perchè i tanti club che l'avevano cercato, tra cui Roma e Milan, non ci abbiano provato. Dopo dieci anni, ci sta che abbia deciso di fare una scelta di vita e concludere il suo percorso dove vuole".
GABRIEL VERON -."Abbiamo provato a prenderlo quando fece benissimo al Mondiale U17. Il Palmeiras ha fatto uscire la notizia, ha fatto arrivare Barça e altri club e noi abbiamo rialzato la proposta: vedremo che succederà. In Brasile non è facile acquistare per la parzializzazione dei cartellini: il 20% del papà, il 20% dell'agente, del giocatore ecc. Magari tu trovi l'accordo coi club e poi saltano fuori mille altre parti da convincere. Veron è un giocatore pronto per l'Europa, che non capisco perchè sia ancora al Palmeiras e ci farebbe piacere avere in rosa. Lo stesso discorso vale per Haaland, non mi spiego come abbia fatto a non sbarcare in una big del nostro campionato. Certo, se gli proponi la Juventus U23 e il Dortmund, lui va al Dortmund...".
CALHANOGLU - "Buon giocatore o campione? Secondo me è un campione, l'ho già detto varie volte. Nel 2021 il Milan sta inanellando una serie non indifferente di errori, che vanno dal mercato alla preparazione. Tutto questo parlare di rinnovo o non rinnovo è un errore: i continui discorsi e il fatto che sia ancora a scadenza, a un ragazzo come Calhanoglu, possono togliere certezze. Il suo ruolo è quello del trequartista, fa la fase difensiva e quella offensiva, trova il gol e fa tanti assist: è un giocatore forte, ma particolare, che va messo nelle condizioni di potersi esprimere. Non tutti sono delle macchine come Haaland, spesso i ragazzi di talento e molto giovani vanno messi nelle condizioni di potersi esprimere al meglio. Mircea, nella Turchia, mi diceva a volte: "Prenditi Calha, fatevi mezz'ora di camminata e svuotagli la testa". Hakan è un ragazzo molto sensibile, e da noi con questo "trattamento" faceva grandissime partite, poi magari tornava al Milan di Gattuso e giocava malissimo. Credo sia molto forte, e che il Milan debba assolutamente lottare per trattenerlo".
TOLOI - "Toloi l'avevamo quasi preso quando eravamo allo Zenit San Pietroburgo, perchè avevamo grandi problemi in difesa e ci consultammo con Mimmo Criscito: ci serviva un elemento bravo a difendere ma anche a costruire, e non riuscimmo a prenderlo nella finestra invernale. Ha fatto una crescita esponenziale all'Atalanta e può diventare un grandissimo jolly per la Nazionale. Serve qualcuno che imposta da dietro".
LA CORSA-SALVEZZA - "Crotone? Secondo me è tardi per salvarsi. Ora però non ha niente da perdere e gioca le partite con grande forza d'animo. Il Bologna è una buonissima squadra, ma se i calabresi fanno risultato in questo match e vincono uno-due scontri diretti, possono tornare in corsa. Una corsa molto difficile per i ragazzi di Cosmi, che non possono più sbagliare, però non togliamo loro totalmente la speranza. La corsa-salvezza è stata riscritta da quella vittoria a sorpresa del Torino, che era messo veramente molto male se avesse perso col Sassuolo. Ma è tutto in corsa: qualora il Cagliari battesse lo Spezia, i liguri potrebbero trovarsi in una brutta posizione, quando invece fino a due mesi fa sembravano quasi già fuori dal discorso-retrocessione. Il Cagliari, secondo, me può vincere: lo Spezia, dopo aver vinto col Milan, sembra essere entrato nella tipica spirale della squadra che si trova a giocare palloni "pesanti" e non sa come fare. Di contro, se vincesse questa partita, si metterebbe in una situazione quasi tranquilla. Match point per entrambe le squadre, io vedo favorito il Cagliari".
ATALANTA-VERONA - "A livello di rosa non c'è confronto tra Atalanta e Verona. A livello di gioco il Verona ha annullato il gap con tanti club, che in più potrebbe annullarsi definitivamente per le scorie fisiche e mentali dell'eliminazione in Champions League dei nerazzurri. Se perdi perchè gli altri sono più bravi la superi subito, ma se fai degli errori come quelli di Sportiello o altri che hanno condannato l'Atalanta, è più difficile smaltire. Lovato? Ha fatto un grande avvio di stagione e se ne parlava già come se fosse il nuovo Nesta, chiedendo cifre-monstre: ne sta risentendo ed è in una fase calante, ma il talento non si discute. In Italia pompiamo i talenti, che già non facciamo giocare tanto, e poi li scarichiamo alle prime difficoltà. Poi magari andiamo a offrire pochissimo per un ragazzo che ha giocato, come Trubin o altri dello Shakhtar, una o due Champions da titolari".
JUVENTUS - "Pirlo sta facendo degli errori, per inesperienza e altri fattori, però mi sembra che dopo averli fatti va a correggerli rapidamente e questo è positivo. Ne sta facendo parecchi, però va detto che non gli hanno creato una squadra adatta soprattutto a centrocampo, ha avuto tanti infortuni e quindi ha delle attenuanti. Paradossalmente i migliori sono i nuovi: McKennie, Chiesa, Morata. Anche Kulusevski, quando gioca nel suo ruolo, ha fatto vedere il suo potenziale: troppo spesso gioca fuori ruolo, fa male e viene criticato ingiustamente. Non vedo così male la Juventus: Pirlo avrebbe un anno di esperienza in più e con 3/4 innesti giusti può fare la differenza. La differenza l'ha fatta l'Inter, uscendo dalla Champions League e trovando la quadratura del cerchio: sta dominando il campionato e ha trovato una solidità difensiva importante. La Juventus deve fare un mea culpa a livello quantitativo in alcuni ruoli: servivano un esterno sinistro e un attaccante in più. E poi, gli errori di Pirlo vengono amplificati proprio perchè allena il club bianconero...".
LUCESCU E NICOLINI, AMICI E RIVALI - "Ora io sono allo Shakhtar da direttore, Mircea invece allena la Dinamo Kiev che è la nostra storica rivale dopo tanti anni assieme. All'inizio ha fatto carte false per cercare di portare anche me alla Dinamo, ma per motivi personali, di cuore e affetto, ho detto di no. Non concordo con la sua scelta, ma la rispetto: il lavoro che sta facendo da allenatore lo vediamo tutti. Nè la Dinamo nè noi abbiamo cambiato niente, l'anno scorso erano arrivati a 25pti di distacco e quest'anno hanno quattro punti in più dello Shakhtar. Ci sentiamo tantissimo durante i weekend di coppa, ovviamente non abbiamo più il rapporto di quando lavoravamo assieme, ma siamo sempre amici. L'ho visto benissimo, nel suo ritiro pre-stagionale ad Antalya: sembrava ringiovanito dopo l'anno e mezzo fermo in seguito all'esperienza assieme alla Turchia. Abbiamo vissuto vent'anni di carriera assieme, potremmo parlarne per una o due ore, e sono felice di vederlo ancora in panchina: al posto suo avrei scelto un'altra squadra, ma mi fa piacere vederlo mentre si aggiorna costantemente, a differenza di tanti tecnici italiani".
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