Quel pasticciaccio brutto tra Serie C e Serie D

24.10.2024 09:10 di  Redazione NS   vedi letture
© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com
Quel pasticciaccio brutto tra Serie C e Serie D

La vicenda rischia di diventare grottesca e mettere un po' tutti in imbarazzo. A testimonianza di come la comunicazione tra le varie leghe nostrane scarseggi di questi tempi. Soprattutto tra Serie C e la Lega Nazionale Dilettanti. C'è, infatti, un allenatore al Nord Italia, fresco di esonero qualche settimana fa da parte di un club della terza serie, che sarebbe pronto a ripartire da un'ambiziosa società di D. Condizionale d'obbligo, visto che dall'anno scorso i nuovi regolamenti permettono ai tecnici esonerati entro il 21 dicembre (da società di B, C e D) di poter allenare un'altra formazione nella stessa stagione. Insomma, il casellario di episodi presenta molteplici casi analoghi nella scorsa stagione (dalla D alla C), eppure al momento la Lega Nazionale Dilettanti non avrebbe dato il suo benestare. Come cambia nel percorso inverso? Tecnicamente nulla, eppure al momento la questione resta in stand-by. Con l'allenatore protagonista di questa storia che rischia di perdere una importante occasione lavorativa e di carriera. Si racconta, infatti, che il presidente protagonista del possibile cambio di guida tecnica avrebbe ricevuto risposta negativa dopo aver interpellato l'avvocato Barbiero. Un cortocircuito bello e proprio, se fosse che a decidere in realtà non sono le leghe ma l'ufficio tesseramenti allenatori sull’egida dell’Associazione Allenatori con il Settore Tecnico. Da loro sarebbe, invece, già arrivato il via libera a procedere. Tutto pronto per il ribaltone in panchina, previa prima risoluzione contrattuale con la società di C? Macché! La società in questione teme che - forzando la mano seppur il regolamento lo consenta e ne dia piena facoltà - di "inimicarsi" i vertici dell'LND, creando un precedente destinato poi a fare giurisprudenza per tutti. Non sia mai che per cambiare allenatore poi arrivino "problematiche esterne" a mettere in difficoltà un club che già vive un'annata balbettante. Tradotto: il presidente del compagine protagonista della storia che vi abbiamo raccontato, al momento, temporeggia e non se la sentirebbe - seppur nel giusto - di avviare un braccio di ferro istituzionale per prendere l'allenatore che vorrebbe. Incredibile ma vero... 

© 2024 Nicolò Schira

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