Viaggio nel calcio giovanile con Alessio Catalano: ecco tutti i migliori talenti dal 2003 al 2008 in rampa di lancio

02.01.2022 22:00 di  Nicolò Schira   vedi letture
Viaggio nel calcio giovanile con Alessio Catalano: ecco tutti i migliori talenti dal 2003 al 2008 in rampa di lancio

Chi frequenta con costanza i campi dei settori giovanili ormai è abituato a vederlo. Una presenza fissa, di quelle diventate piacevolmente abituali. Giovanissimo eppure già punto di riferimento per chi segue i campionati che vanno dalla Primavera ai Giovanissimi. Non è un talent scout e neppure un osservatore, anche se l’occhio lungo ce l’ha pure lui. Parliamo di Alessio Catalano, calabrese di Scilla trapiantato a Milano che insegue il sogno del pallone. Non da calciatore e neppure da agente, bensì da “scopritore di talenti”, tanto che la sua pagina “Il Bello del Calcio” dedicata ai giovani talenti vanta ormai decine e decine di migliaia di follower. Ecco perché abbiamo deciso di conoscerlo meglio e raccontare la sua storia.

Alessio, oggi il protagonista sei tu: svelaci un po’ come nasce la tua passione per il calcio e la predilezione per i giovani talenti? 

“La mia passione per il calcio giovanile nasce il 30 Luglio del 2018, quando sono stato coinvolto da Kirill, un mio amico più grande con cui organizzavamo delle serate liceali a Milano. Venni coinvolto perché nella mia zona c’erano alcuni giovani con cui poter lanciare il progetto che già giocavano in squadre professioniste. Erano Giovanni Bonfanti ai tempi al Atalanta ora alla Sampdoria, Giacomo Piccalunga e Francesco Palmieri ai tempi al Milan”.

Quale è stato il primo giocatore che ti rubò l’occhio?

“Sebastiano Esposito, fu nel settembre del 2018 in un Inter-Atalanta u17 dove fece doppietta segnando addirittura un gol da calcio d’angolo. Nel Atalanta c’era anche Amad Traore Diallo. Mica male (sorride, ndr). E a proposito di attaccanti: c’era sugli spalti, seduto davanti a me, Lorenzo Colombo”.

In media quante partite guardi a settimana?

“In media riesco a vedere dal vivo 1/2 partite di calcio giovanile a settimana più la Prima squadra, che gioca a San Siro. Sono molto impegnato anche per via dell’università, faccio economia a Pavia”.

Raccontaci la “scoperta” della quale vai più fiero? 

“Potrei citare tanti nomi: Esposito, Diallo, Colombo, Filippo Neri, Calafiori, però quella di cui potrei andare più fiero è Marco Nasti. L’ho conosciuto nel settembre del 2018,  quando non era titolare. In Nazionale gli venivano preferiti i vari Henoc, Rosa, Magazzù, Bonetti e De Nipoti. Io invece ero fermamente convinto che con il passare degli anni sarebbe stato lui l’attaccante 2003 più forte .  Attualmente è quello che sta facendo meglio in Primavera. Sfiorando ultimamente una storica convocazione in prima squadra per Milan-Napoli. Mi sbilancio: sono convinto che da qui a fine stagione Nasti esordirà in serie A”. 

E quale è stato l’abbaglio che hai preso? Il talento sui cui avresti scommesso a occhi chiusi ma che non ha sfondato...

“Diciamo che essendo molto giovani, qualsiasi ragazzo è ancora in tempo di esplodere. I primi che ho conosciuto sono i 2002/2001 quindi siamo ampiamente in anticipo non mi sento di dire di aver preso qualche abbaglio, sicuramente c’è qualche talento che pensavo potesse fare meglio nel salto con i grandi”.

Un po’ diplomatico...

“(Sorride, ndr)”.

Come nacque l’idea de “Il bello del calcio”?

“L’idea nacque dopo una discussione che ebbi con gli altri due Admin della Page dove mi trovavo (Footballers Made in Italy) allora decisi di rendermi indipendente e spostarmi su una nuova Page, ad oggi posso dire di aver avuto ragione. Oggi il Bello del Calcio è la page più seguita dai giovani in Italia, oltretutto viene apprezzata e seguita anche da moltissimi addetti ai lavori”. 

5 nomi secchi su cui puntare per ogni fascia d’età dal 2004 al 2008.

“Per i 2004 dico Mastrantonio della Roma, sono convinto che entrerà nella gerarchia dei portieri della nazionale maggiore nei prossimi anni. Classe 2005? Punto su Valentin Carboni: diventerà una futura star a livello mondiale. Per i 2006 dico Alessio Chiesa, gran bel difensore centrale, che milita nell’Inter nonostante le simpatie milaniste. Come 2007 scelgo Castiello, un trequartista che vede molto bene la porta. Infine per la nidiata dei 2008 vado sul sicuro con Camarda: in questo momento ingiocabile!”.

Facci la tua top11 italiana rigorosamente Under 19 (dal 2003 in giù...) di talenti che arriveranno a grandi livelli... 

“Mastrantonio; Mulazzi, Chiesa, Scalvini Frankito Carboni; Casadei, Gariani, Volpato; Valentin Carboni; Nasti, Camarda”.

© 2025 Nicolò Schira

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